Impatto ambientale
UN EVENTO SPORTIVO NEL RISPETTO DELL’AMBIENTE
L’edizione 2016 di Vivicittà sarà improntata su politiche di rispetto ambientale, secondo un progetto elaborato dalla UISP fin dall’edizione del 2007. Il risultato dell’analisi di un questionario distribuito durante le scorse edizioni ha dimostrato infatti la spiccata sensibilità degli atleti verso il rispetto dell’ambiente.
Vivicittà è stata la prima delle manifestazioni nazionali UISP a caratterizzarsi fortemente sui temi ambientali. Le manifestazioni nazionali, in particolare Vivicittà e Bicincittà nate oltre 20 anni addietro per affermare il diritto a città vivibili, si sono dotate negli anni di sistemi di misurazione del loro impatto ed affrontano i temi dell’USO CONSAPEVOLE dell’ACQUA , dei RIFIUTI , dei TRASPORTI a MINOR IMPATTO AMBIENTALE e dell’uso della materia con la Campagna RIDUCO, RIUSO, RICICLO. Lo scorso anno UISP ha lanciato anche la campagna “Città sostenibili. Comunità attive” per sensibilizzare i cittadini e gli sportivi per una riconversione sostenibile della città.
Vogliamo rimettere in gioco l’uomo con le sue capacità di relazione, anche attraverso il corpo, con la sua fisiologia, con la sua energia, perché torni ad essere l’indicatore di riferimento della qualità della vita delle nostre città. Vogliamo rimettere l’uomo in equilibrio con l’ambiente urbano in cui vive, per avviare un processo di cambiamento dei nostri centri urbani e realizzare una città a misura d’uomo.
La pratica diffusa dello sport in città, in particolar modo quello destrutturato – camminare, correre, andare in bicicletta – e/o quello postmoderno – parkour, skate, hip-hop – è carica di significati e contenuti ideologici: ha in sé la richiesta di cambiamento quindi può concorrere a generare nel cittadino una visione nuova delle potenzialità corporee e, nel contempo, offrire a progettisti ed amministratori una dimensione innovativa per ridisegnare gli spazi urbani, pensando alle strade, ai marciapiedi, alle piste ciclabili come grandi impianti sportivi per tutti. Camminare, pedalare, correre…sono tutte capacità che generano una “mobilità dolce”. Una visione dello sport che affronta il problema dell’inquinamento nel suo complesso, dall’utilizzo di fonti di energia rinnovabili alla trasformazione del complesso della mobilità, alla sostenibilità della produzione industriale, alla ecoefficenza del patrimonio edilizio.